Prima di immergerci nella tecnologia, esploriamo i diversi tipi di output prodotti dai diffusori. Dolby Atmos® rivoluziona la nostra idea del suono, ma richiede i canali e le attrezzature giuste per funzionare. Tra audio mono, stereo e surround, dove sperimentiamo l’impatto di questa nuova tecnologia?
Nel mondo dell’audio puoi facilmente incontrare il termine “mono”. La parola essenzialmente indica che il suono viene presentato da un solo canale. Ciò significa che tutti gli elementi audio che compongono il contenuto sonoro vengono amalgamati in un solo segnale d’ingresso. Pensa alle radio di una volta, o ai sistemi di amplificazione usati in certi locali o durante i comizi pubblici: si tratta sempre di dispositivi mono che operano con un solo diffusore.
Televisori, sistemi informatici, dispositivi mobili, cuffie, auricolari e sistemi audio per la casa oggi utilizzano in genere un formato di uscita formato da due canali: sinistro e destro. Questa configurazione offre una gamma audio più ampia rispetto al mono, e nuove opportunità creative di espressione sonora tramite il posizionamento strategico degli elementi audio da un lato o dall’altro, o lo spostamento dei suoni da un lato all’altro per generare la sensazione dinamica del movimento. L’audio stereo crea inoltre l’illusione che il suono venga emesso da un punto situato tra i due diffusori, quando in realtà proviene simultaneamente dai canali destro e sinistro.
Questa metodologia richiede l’integrazione di altri diffusori, per enfatizzare la sensazione di direzione, spazio e profondità. La configurazione standard dell’audio surround è il noto assetto 5.1. In questo caso ai diffusori primari destro e sinistro si aggiungono un diffusore centrale, e due diffusori surround posteriori destro e sinistro, per un totale di cinque diffusori primari. L’“1” nella formula indica un diffusore per bassi o subwoofer, che ha il compito di gestire le poderose basse frequenze generate. Per un paesaggio sonoro ancora più immersivo, la configurazione 7.1 fa un ulteriore passo avanti aggiungendo altri due diffusori laterali.
Dolby Atmos porta l’esperienza immersiva ancora più oltre, aggiungendo al mix audio anche dei canali in altezza. Oltre ai classici diffusori destro, sinistro, centrale e ai diffusori posteriori, Dolby Atmos utilizza anche altri diffusori. Questi possono essere posizionati a soffitto, per direzionare il suono verso il basso, o presentarsi sotto forma di soundbar e dispositivi simili, da collocare in basso per “sparare” il suono verso l’alto e farlo rimbalzare sul soffitto.
L’innovativo assetto così creato dà vita a un ambiente sonoro tridimensionale. Nelle configurazioni Dolby Atmos troverai designazioni come 5.1.2, 7.1.2, o 7.1.4, in cui l’ultimo numero indica la presenza di due o quattro canali in altezza.
Il reale punto distintivo di Dolby Atmos è il modo in cui vengono mixati i contenuti audio, che consente di gestire fino a 118 oggetti sonori e di posizionarli con precisione in qualsiasi punto dello spazio tridimensionale. Ognuno di questi oggetti può spostarsi ininterrottamente da avanti a dietro, dal basso in alto e in ogni punto intermedio. Un assetto simile offre possibilità incredibili a livello di movimento e profondità, e veicola il suono verso le orecchie nel modo più fedele rispetto alla nostra esperienza uditiva reale.
Per provare l’esperienza Dolby Atmos sono necessari alcuni componenti essenziali. Iniziamo dalla sorgente del segnale, in genere il televisore, che dovrebbe essere dotato di un’uscita HDMI™ eARC (Audio Return Channel avanzato), fino alla soundbar o al ricevitore, che dovrebbero avere una connessione HDMI eARC e la funzionalità Dolby Atmos. Se utilizzi una sorgente con un collegamento HDMI-ARC standard, il suono sarà comunque udibile, ma limitato alla versione stereo o suono surround per via della larghezza di banda, e non alla qualità Dolby Atmos.
Utilizzare una soundbar è certamente il modo più semplice per provare Dolby Atmos, e molto più semplice che installare un ricevitore e un sistema di diffusori per tutta la stanza o sul soffitto. Le soundbar di ultima generazione, come la soundbar smart Bose Ultra, sono dotate di funzionalità Dolby Atmos complete. La soundbar smart Ultra presenta nove diffusori interni, tra cui due di tipo up-firing per riprodurre i canali in altezza di Dolby Atmos.
Per rendere l’immersione ancora più coinvolgente, puoi aggiungere una coppia di diffusori surround Bose 700 o un subwoofer come il modulo bassi Bose 700, specie per gli effetti nella fascia delle basse frequenze. Le soundbar smart Bose semplificano le cose perché presentano una porta HDMI eARC che facilita la connessione alle sorgenti Dolby Atmos.
I contenuti Dolby Atmos sono oggi ampiamente disponibili sui servizi di streaming, ma ricordati di verificare il tuo abbonamento attuale, poiché molte piattaforme offrono i contenuti Dolby Atmos solo agli utenti Premium.
Vari musicisti e cantanti stanno pubblicando i loro pezzi in Dolby Atmos su Apple Music, anche se potresti trovarli indicati con la designazione “audio spaziale”. Controlla anche i tuoi dischi Blu-ray 4K: molti sono dotati di funzionalità Dolby Atmos.
Anche gli album classici oggi vengono ripubblicati in Dolby Atmos, via via che le etichette aggiornano i loro cataloghi. Il risultato? La musica che ami da anni con Dolby Atmos acquista una nuova dimensione. Gli ascoltatori sostengono di avvertire una maggiore chiarezza nella separazione degli elementi musicali, un maggior senso di profondità e di riuscire a sentire suoni e strumenti che prima rimanevano soffocati nel mix. In altre parole, il suono surround Dolby Atmos dà nuova vita ai tuoi vecchi brani preferiti e rende molto divertente riscoprirli.
Dolby utilizza una tecnica chiamata audio binaurale che consente di sperimentare l’immersività di Dolby Atmos anche quando ascolti musica o guardi un film indossando le cuffie.
Usando l’app Bose puoi proseguire ininterrottamente l’ascolto passando dalla tua soundbar a cuffie dotate di Dolby Atmos, come le cuffie Bose QuietComfort, e goderti la visione a tarda notte o quando desideri, escludendo il rumore.
Anche se non è esattamente la stessa esperienza che puoi ottenere con la soundbar o con un sistema installato, sentirai comunque la differenza tra i mix stereo normali e Dolby Atmos, in particolare per quanto riguarda la nitidezza e il senso di profondità, larghezza e altezza.